Avvalimento tra professionisti
19 Aprile 2019LE NOVITA’ DELLO SBLOCCA CANTIERI – OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA E MINOR PREZZO
20 Giugno 2019
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Come ben sapete spesso ci troviamo difronte bandi e disciplinare di gara ad offerta economicamente più vantaggiosa con formule per l’attribuzione dell’offerta economica diverse tra loro. Per definire il ribasso economico da applicare alla gara d’appalto è opportuno eseguire delle simulazioni che ci aiutano a stimare il punteggio che si potrebbe conseguire. Ed è proprio per questa ragione che ho sviluppato il seguente programma di calcolo in Excel, in cui sono state implementate le principali formule di attribuzione dell’offerta economica, che poi sono anche quelle definite dalle Linee Guida n. 2, di attuazione del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa”.
Nel programma sono eseguite simulazioni con 10 imprese partecipanti, in cui per comodità la prima impresa è quella che offre il massimo ribasso, mentre la decima il minimo. Per eseguire la simulazione è necessario inserire l’importo soggetto a ribasso, il punteggio massimo attribuito all’offerta economica, il valore massimo che secondo voi sarà applicato alla gara OEPV in esame, ed infine il valore che ribasso che intendete applicare voi. Successivamente potete riflettere sul punteggio che potreste conseguire, che è sempre riportato nell’ultima colonna, e di conseguenza valutare se alzare o abbassare di qualche punto il ribasso percentuale.
Difatti l’ANAC al fine di facilitare le stazioni appaltanti e gli operatori economici, ai sensi dell’art. 213, comma 2, del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (di seguito Codice), ha predisposto delle linee guida, di natura prevalentemente tecnico-matematica, finalizzate a fornire indicazioni operative per il calcolo dell’OEPV, soprattutto per quanto concerne la scelta del criterio di attribuzione dei punteggi per i diversi elementi qualitativi e quantitativi che compongono l’offerta e la successiva aggregazione dei punteggi. A seguito delle modifiche introdotte con il Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 (cd. Decreto correttivo), l’ANAC ritiene opportuno specificare alcuni aspetti che riguardano in particolare l’ambito oggettivo di applicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo. Tali modifiche riguardano direttamente l’art. 95 del Codice, ma anche talune disposizioni specifiche novellate dal correttivo.
Di regola l’offerta è composta da elementi di natura quantitativa (quali, ad esempio, il prezzo, il tempo di esecuzione dei lavori, il rendimento, la durata della concessione, il livello delle tariffe), da elementi riferiti all’assenza o presenza di una determinata caratteristica (possesso di una certificazione di qualità, del rating di legalità, ecc.) e da elementi di natura qualitativa, sui quali la commissione di gara deve esprimere il proprio giudizio, secondo i criteri prestabiliti nel bando di gara.
Per quanto concerne gli elementi di natura quantitativa, quali il prezzo, di regola nei bandi è fissato il prezzo massimo che la stazione appaltante intende sostenere (non sono ammesse offerte al rialzo, (cfr. art. 59, comma 4, lett. c) del Codice) e i concorrenti propongono sconti rispetto a tale prezzo. Il punteggio minimo, pari a zero, è attribuito all’offerta che non presenta sconti rispetto al prezzo a base di gara, mentre il punteggio massimo all’offerta che presenta lo sconto maggiore.
Di seguito si riportano modalità di calcolo dei punteggi economici che rispettano i criteri suddetti, utilizzabili soprattutto quando il criterio di formazione della graduatoria è quello aggregativo compensatore. La scelta sull’utilizzo della formula dovrà tener conto del peso attribuito alla componente prezzo.
Il punteggio attribuito alle offerte può essere calcolato tramite un’interpolazione lineare.
In simboli:
𝑉𝑎𝑖 =𝑅𝑎/𝑅𝑚𝑎𝑥
dove:
𝑉𝑎𝑖 = Coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i), variabile tra 0 e 1
𝑅𝑎 = Valore (ribasso) offerto dal concorrente a
𝑅𝑚𝑎𝑥 = Valore (ribasso) dell’offerta più conveniente
Quando il concorrente a non effettuata alcuno sconto 𝑅𝑎 assume il valore 0, così come il coefficiente 𝑉𝑎𝑖; mentre per il concorrente che offre il maggiore sconto 𝑉𝑎𝑖 assume il valore 1. Tale coefficiente andrà poi moltiplicato per il punteggio massimo attribuibile. Tale metodo di calcolo presenta l’inconveniente, più volte evidenziato, di poter condurre a differenze elevate anche a fronte di scarti in valore assoluto limitati; ciò si verifica quando il ribasso massimo rispetto al prezzo a base di gara è contenuto; accentua inoltre la concorrenza, inducendo a formulare offerte aggressive.
In alternativa al metodo dell’interpolazione lineare, specie per l’elemento prezzo, si può utilizzare il metodo cosiddetto bilineare, secondo il quale il punteggio cresce linearmente fino a un valore soglia, calcolato ad esempio come la media del ribasso dei concorrenti, per poi flettere e crescere a un ritmo molto limitato. Il vantaggio della formula bilineare è quello di scoraggiare offerte con ribassi eccessivi (poiché ricevono un punteggio incrementale ridotto) e di limitare l’inconveniente, evidenziato per il metodo dell’interpolazione lineare, di valorizzare eccessivamente differenze contenute in termini di prezzo. Lo svantaggio è, naturalmente, la limitazione di una concorrenza basata sul prezzo.
Dal punto di vista matematico la formula si presenta nel seguente modo:
𝐶𝑖 (𝑝𝑒𝑟 𝐴𝑖 ≤ 𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎) = 𝑋 ∗𝐴𝑖/𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎
𝐶𝑖 (𝑝𝑒𝑟 𝐴𝑖 > 𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎) = 𝑋 + (1 − 𝑋) ∗ [(𝐴𝑖 − 𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎)/(𝐴𝑚𝑎𝑥 − 𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎)]
dove
𝐶𝑖 = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo
𝐴𝑖 = valore dell’offerta (ribasso) del concorrente i-esimo
𝐴𝑠𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎 = media aritmetica dei valori delle offerte (ribasso sul prezzo) dei concorrenti
𝑋 = 0,80 oppure 0,85 oppure 0,90
𝐴𝑚𝑎𝑥 = valore dell’offerta (ribasso) più conveniente
È possibile utilizzare altresì formule non lineari quale:
Vi = (Ri/Rmax)^∝
dove
Ri = ribasso offerto dal concorrente i-simo
Rmax = ribasso dell’offerta più conveniente
α = coefficiente > 0
È essenziale la scelta del coefficiente α, in relazione all’obiettivo perseguito:
- per valori di α compresi tra 0 e 1, la formula fornisce curve concave verso il basso, scoraggiando i ribassi più elevati;
- per valori di α > 1 curve concave verso l’alto (o convesse), premiando i ribassi più alti e creando maggiore concorrenza sul prezzo;
- la medesima formula con α = 1 restituisce i medesimi risultati di una formula lineare.